Dal 6 al 9 maggio il Convegno di pastorale giovanile

Scritto il 03/05/2024
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“Domine, quo vadis?” è il titolo dell'appuntamento che si svolgerà a Sacrofano (Rm) e che punterà l'attenzione su: cura, comunità, adultità e comunione.

Cura, comunità, adultità e comunione sono le quattro parole chiave che faranno da fil rouge al Convegno nazionale di pastorale giovanile che si terrà a Sacrofano (Rm) dal 6 al 9 maggio e che prenderà le mosse da una domanda “Domine, quo vadis?”. Un interrogativo che, spiega il responsabile del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile, don Riccardo Pincerato, “implica una riflessione sul tempo complesso che stiamo vivendo: Signore, dove vai? E dove stiamo andando noi come pastorale giovanile? Qual è la strada che dobbiamo intraprendere per seguirti?”.
Tale domanda diventa anche “una richiesta”. Si tratta, infatti, aggiunge il responsabile del Servizio CEI, di “guardare le proprie comunità, i propri spazi, con occhi nuovi, creativi perché anche se il tempo che stiamo attraversando può sembrare buio, in realtà molti sono i punti di luce, molte le stelle che brillano in questa notte”. Ecco perché, osserva don Pincerato, “non dobbiamo avere la preoccupazione di uniformare o di normare, ma il desiderio di far brillare, consapevoli che dalla complessità noi non fuggiamo, ma ci stiamo, la abitiamo e condividiamo buone prassi perché il bene che c’è nel panorama italiano possa essere messo a disposizione gli uni degli altri”.
Rivolto agli incaricati regionali e diocesani, alle equipe di pastorale giovanile, ai rappresentanti degli istituti religiosi, delle associazioni, dei movimenti, delle aggregazioni laicali, l’incontro alternerà approfondimenti, relazioni e attività laboratoriali. Interverranno, tra gli altri, padre Paolo Benanti, membro New Artificial Intelligence, Maria Pia Colella, psicoterapeuta e scrittrice, Giovanna Dell’Erba, fondatrice de “Il cielo itinerante”. Previste anche un’uscita culturale a Roma con l’archeologa Alessandra Milella e sessioni dedicate alla Gmg, al “sovvenire” e alla tutela dei minori. Le conclusioni sono affidate a don Pincerato.