Giovedì 28 Novembre : San Gregorio Magno

"Mi chiamerai ed io ti risponderò". (Gb 14,15 Vg) Si dice che rispondiamo a qualcuno quando conformiamo il nostro comportamento alle sue azioni. In questa trasformazione la chiamata viene dal Signore e la risposta dall'uomo, poiché davanti allo splendore raggiante dell'essere incorruttibile, pure l'uomo si mostra incorruttibile, liberato dalla sua corruzione. Ora, infatti, finché siamo schiavi della corruzione, non rispondiamo all'altezza della nostra vita, perché, non avendo alcuna comune misura corruzione e incorruttibilità, non esiste somiglianza che ci permetta una risposta. Ma di questo cambiamento definitivo la Scrittura dice: "Quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è". (1 Gv 3,2) Quindi risponderemo veramente alla chiamata di Dio il giorno in cui, al comando dell'Incorruttibilità sovrana, ci leveremo incorruttibili. E siccome è impossibile alla creatura darsi tale stato e solo un dono di Dio onnipotente permette simile cambiamento, che dà la gloria meravigliosa dell'incorruttibilità, Giobbe è in diritto di aggiungere: "Porgerai la destra all'opera delle tue mani". E' come se dicesse apertamente: Se la tua creatura corruttibile può sussistere fino all'incorruttibilità, è perché la mano della tua potenza la solleva e la grazia della tua attenzione la mantiene affinché possa sussistere.